Bruno Vespa disse qualche anno fa, ricordando la sua esperienza di conduttore del Dopofestival ’97, che il vero spettacolo di Sanremo non è sul palco dell’ Ariston, ma dietro le quinte. Come dargli torto? Chi ha modo di frequentare le giornate della kermesse canora, in qualunque veste lo faccia, si trova davanti una realtà multivariegata che va oltre le belle canzoni e le immancabili polemiche riportate dai media.

Per dirla come Red Ronnie a “L’Arena”, ci si trova davanti un altro Sanremo, fatto di iniziative culturali e commerciali più diverse; tutte interessanti per tastare il polso all’attuale situazione della musica leggera in Italia, soprattutto quella rappresentata dai talenti emergenti, giovani musicisti e cantanti spesso molto capaci, in cerca di un produttore e disponibili a far ascoltare i propri lavori al pubblico del Palafiori o ai mostri sacri della musica italiana, presenti nella città dei fiori per la serata delle cover. Un copione che forse si ripete in altri contesti, quello dei giovani in cerca di affermazione, ma che a Sanremo ha un altro sapore: quello dell’arte chiede un mecenate, un’arte che nel palazzo accanto è già ai vertici del successo.

Soprattutto, come ha detto Crozza nei suoi imperdibili collegamenti, Sanremo nella settimana del Festival diventa la Las Vegas italiana: luci ovunque fino al mattino, via vai di giornalisti e cameramen, in corsa e in gara a strappare la battuta di un minuto ai vip e di cinque minuti agli emergenti. I puntuali ritardi agli appuntamenti, i tramezzini consumati in piedi, poco tempo per i bisogni fisiologici confessati anche dai cantanti perennemente alle prove. Ma la corsa più straziante sono le corse per una sbirciatina all’arrivo dei superospiti stranieri, dei semidei all’esterno del teatro, spesso deludenti sul palco.

Ma anche questo è Sanremo…… Una bella giostra che si concentra a pochi passi dalle sacre mura dell’Ariston, dentro e fuori dal Palafiori, il palazzo di Corso Garibaldi che ogni anno, durante la settimana canora riunisce tutte queste realtà con la Sala Lucio Dalla, luogo di testate radio, tv e web, cui è riservato il compito di assegnare l’omonimo premio collaterale. Ma soprattutto le iniziative di Casa Sanremo, ormai parte dell’immaginario di tutti, come altra faccia del Festival, spesso più divertente e interessante di quella ufficiale.

Nella playlist che ho selezionato sotto vedrete attimi rubati dalla Sala Stampa dell’Ariston, ma soprattutto frammenti di questa realtà parallela che non sempre viene mostrata dai canali ufficiali.